MONGETTO COOPERATIVA ARTIGIANA

"Le nonne da sole non ce l'avrebbero mai fatta per questo c'è il Mongetto."
Il Mongetto nasce nel 1981.
Siamo nel Basso Monferrato, la terra i cui vigneti hanno indotto l’UNESCO a trasformarla in Patrimonio dell’Umanità. La collina che dà il nome alla casa, alla frazione e all’azienda, guarda un po’ dal basso i 325 metri di Vignale, paese più “alto” del Basso Monferrato. I vicini chiamano i suoi abitanti “brisatùn”, “bruciatoni”, perché Barbarossa e poi altri l’han dato alle fiamme ripetutamente.

Roberto Santopietro, uno dei due iniziatori insieme con il fratello Carlo che poi s’è dedicato al vino, è uno le cui energie si direbbero non esaurirsi mai – anche oggi che si avvicina ai settanta. C’entra con la fondazione di Slow Food, per esempio, perché partecipò alla prima riunione; conobbe Giacomo Bologna – il primo a portare in Italia le barrique oggi bistrattate - dal quale, concionando e mangiando, si sentì suggerire il confezionamento dei pavrunìn – i peperoncini a ciliegia. Difatti Il Mongetto è il primo ad averli riscoperti, preparati e confezionati. Così pure con la Mostarda d’uva, così pure con il rilancio dell’acciuga, del pane e il burro, della Bagna cauda.

In pratica, Il Mongetto nasce quando i cuochi ancora non si chiamavano diffusamente chef e in televisione ci apparivano sotto tono e non in prima serata, anzi intorno al mezzogiorno e solo di tanto in tanto, in trasmissioni assai più moderate, meno urlanti e spettacolarizzate. Senza competizioni.

Il Mongetto, in pratica, nasce con la riscoperta delle qualità della cucina nostrana, delle sue straordinarie varietà, la riscoperta delle ragioni per le quali il territorio italico è sempre stato meta di conquiste. E anzi, forse e in qualche modo a questo rilancio ha persino contribuito, non fosse altro perché, a voler essere precisi, insieme con tanti altri artigiani lo ha preceduto.